In effetti, una delle zone più misteriose del mondo è senza dubbio il triangolo di mare compreso tra le Bermuda, le Bahamas e Porto Rico, ovvero, ilTriangolo delle Bermuda, conosciuto da più di mezzo secolo come "il triangolo della morte". Infatti, nel corso degli anni, numerosissimi aeromobili e unità navali sono scomparsi senza spiegazione, proprio mentre sorvolavano o navigavano in quel tratto di mare.
Questa è una delle zone più misteriose della Terra. Qui, negli ultimi tre secoli, sono svaniti nel nulla decine di aeroplani e navi. Non sono mai stati ritrovati né i corpi delle persone scomparse né i relitti dei loro mezzi. Molti degli aeroplani sono svaniti all'improvviso, mentre erano in contatto radio con la terraferma, senza annunciare nessun pericolo evidente, mentre altri, prima di scomparire dal radar, hanno trasmesso via radio messaggi al limite dell'incredibile dicendo che non riuscivano più a far funzionare i loro strumenti, che le bussole erano impazzite, che il cielo era diventato giallo e nebbioso anche se fino a pochi secondi prima era stato limpido, e che l'oceano non aveva più "un aspetto normale". Che fine abbiano fatto quelle persone e i loro aeroplani non si sa.
Si è sempre cercato di dare delle spiegazioni a tale fenomeno, ma ancora oggi non si conosce la verità. Molti pensano che in un determinato punto dell'oceano vi possa essere un forte risucchio d'acqua, capace di trascinare le navi in profondità distruggendole, ma ciò non spiegherebbe la scomparsa degli aeromezzi. Infatti, nella maggior parte dei casi, non è stata trovata alcuna traccia degli aerei e delle navi scomparse. Allora si è pensato a uragani (anche quando non sarebbero dovuto esserci!), cicloni improvvisi in grado di trasportare oggetti anche molto pesanti per decine di chilometri, ma è improbabile che ciò possa essere accaduto così tante volte.
Mi trovavo vicino al fondo, a poco più di 40 metri di profondità (…). Mi volsi a guardare il Sole attraverso l’acqua torbida e allora vidi la forma di una piramide che brillava come uno specchio. A circa 12-13 metri dalla sommità c’era un’apertura. Confesso che ero riluttante a entrarvi, ma decisi di dirigermi comunque alla volta (…). Vidi qualcosa che riluceva: era un cristallo sorretto da due mani metalliche. Indossavo i guanti da sub, così afferrai il cristallo finché riuscii a liberarlo. Non appena l’ebbi preso, sentii che era il momento di andarmene, senza tornare indietro. Non sono la sola persona ad aver visto queste rovine; anche altri le hanno osservate dall’alto, dall’aeroplano, e dicono che sono larghe sette chilometri e lunghe ancora di più.
Il dottor Ray Brown sarebbe ancora in possesso di quel misterioso cristallo, che avrebbe anche mostrato durante una serie di conferenze, tuttavia, non rivelò mai l’ubicazione esatta di queste rovine sottomarine.
Alcuni pensano anche che in diversi punti della Terra possano esistere altri varchi spazio-temporali, capaci di collegare tra loro particolari zone del nostro globo, ma anche pianeti tra loro lontanissimi. Prendiamo come esempio il mare del diavolo, un tratto di mare che si estende dall'arcipelago giapponese fino alle isole Marianne, dalle caratteristiche molto simili al Triangolo delle Bermuda. Comunque sia, anche questa ipotesi è ancora da verificare e il mistero del triangolo maledetto, rimane appunto un mistero, così come il luogo in cui un tempo sorgeva l’isola di Atlantide.
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