Nel 1469 la famiglia e Leonardo con essa, si trasferì a Firenze, qui il giovane artista entra a far parte della bottega del Verrocchio dove rimane per otto anni e dove apprende l'arte del disegno, l'uso della prospettiva e dell'anatomia.
Questo è ben attestato nel suo intervento nel "Battesimo di Cristo" del Verrocchio, dove realizza l'angelo con estrema sapienza compositiva ed equilibrio. Inoltre, in una delle sue prime realizzazioni: "Annunciazione" di Monteoliveto oggi alla galleria degli Uffizi a Firenze, dipinta tra il 1475 e il 1478, abbiamo una straordinaria qualità
Leonardo da Vinci arrivò a Milano nel 1482 e vi rimase per ben sedici anni al servizio di Ludovico il Moro e dove si occupò dei diversi campi delle scienza e delle arti, ma si dedicò prevalentemente all'attività di pittore, infatti, qui realizzò opere molto importanti tra le quali la "Vergine delle rocce" in cui ambienta i suoi personaggi in un'atmosfera quasi irreale, in un luogo ombroso e chiuso da grosse rocce in cui la luce filtra a malapena, l'atmosfera è resa in modo magistrale grazie anche alla sua particolare tecnica di chiaroscuro sfumato che è uno degli elementi caratteristici della sua arte.
Leonardo da Vinci eseguì molte altre opere tra cui la "Dama con l'ermellino" di Cracovia, il "Ritratto di dama" del Louvre, ma il capolavoro dell'attività svolta a Milano è considerato "l'Ultima Cena" che realizza intorno al 1495-1497
nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie. Il soggetto è trattato in maniera innovativa, rappresentando il momento in cui Cristo annuncia che verrà tradito.
Nel trattato della pittura Leonardo da vinci scrive:" il bono pittore ha da dipingere due cose principali, cioè l'homo e il concetto della mente sua. Il primo è facile, il secondo difficile perché s'ha a figurare con gesti e movimenti delle membra". Nel Cenacolo Leonardo da Vinci realizzò in pieno questa sua idea, rappresentando il Cristo come fulcro della composizione, intorno a cui si distribuiscono gli Apostoli in atteggiamenti diversi che lasciano trasparire il loro pensiero e le loro emozioni.
Leonardo da Vinci eseguì molte altre opere tra cui la "Dama con l'ermellino" di Cracovia, il "Ritratto di dama" del Louvre, ma il capolavoro dell'attività svolta a Milano è considerato "l'Ultima Cena" che realizza intorno al 1495-1497
Nel trattato della pittura Leonardo da vinci scrive:" il bono pittore ha da dipingere due cose principali, cioè l'homo e il concetto della mente sua. Il primo è facile, il secondo difficile perché s'ha a figurare con gesti e movimenti delle membra". Nel Cenacolo Leonardo da Vinci realizzò in pieno questa sua idea, rappresentando il Cristo come fulcro della composizione, intorno a cui si distribuiscono gli Apostoli in atteggiamenti diversi che lasciano trasparire il loro pensiero e le loro emozioni.
Nel 1499 Ludovico il Moro fuggì da Milano, dopo l'invasione del ducato da parte dei francesi, e Leonardo da Vinci intraprese una serie di viaggi, si recò a
Mantova, a Venezia, e poi ritornò a Firenze. Qui gli venne commissionato un affresco per il salone di Palazzo Vecchio che rappresenta la "Battaglia di Anghiari", in gara con Michelangelo che doveva affrescare nella parete opposta la "Battaglia di Cascina". Il dipinto purtroppo però è andato perduto. In questi anni iniziò anche il famoso ritratto della "Gioconda", un dipinto a lui caro che portò con se anche in Francia dove rimane tutt'oggi, al museo del Louvre. E' il ritratto di una gentildonna fiorentina, identificata con Monna Lisa di Giocondo, rappresentata a mezza figura e di tre quarti sullo sfondo di un paesaggio roccioso con due laghi posti su un diverso livello.
L'atmosfera suggestiva e il sentimento di malinconia che suscita sia il paesaggio che la figura è accentuato dall'uso dello sfumato leonardesco. Nel 1506 si recò nuovamente a Milano, negli ultimi anni della sua vita l'artista alternò il suo
soggiorno in questa città con brevi viaggi a Firenze. Le sue ultime opere sono "Sant'Anna con Madonna e Bambino", di cui aveva già preparato un cartone nel 1501e il "San Giovanni Battista". Nella "Sant'Anna con Madonna e Bambino" rappresenta i personaggi in una composizione piramidale il cui vertice è rappresentato dal volto di Sant'Anna, lo sfondo è ancora una volta rappresentato da un paesaggio rupestre in lontananza.
Nel 1516 accettò l'invito del re di Francia e si recò ad Amboise dove trascorre gli ultimi anni della sua vita e dove morì il 2 Maggio 1519. In tutta la sua vita, Leonardo da Vinci ha ideato e studiato, opere idrauliche, la dinamica del volo, l'anatomia e strumenti bellici. La sua intera opera ha carattere veramente divinatorio nei riguardi della successiva evoluzione della scienza e della tecnica. Anche da un punto di vista letterario, la prosa di Leonardo da Vinci è stata un vivace esempio di scrittura nuova, ricchissima di scoperte sintattiche, mossa e moderna.
L'atmosfera suggestiva e il sentimento di malinconia che suscita sia il paesaggio che la figura è accentuato dall'uso dello sfumato leonardesco. Nel 1506 si recò nuovamente a Milano, negli ultimi anni della sua vita l'artista alternò il suo
Nel 1516 accettò l'invito del re di Francia e si recò ad Amboise dove trascorre gli ultimi anni della sua vita e dove morì il 2 Maggio 1519. In tutta la sua vita, Leonardo da Vinci ha ideato e studiato, opere idrauliche, la dinamica del volo, l'anatomia e strumenti bellici. La sua intera opera ha carattere veramente divinatorio nei riguardi della successiva evoluzione della scienza e della tecnica. Anche da un punto di vista letterario, la prosa di Leonardo da Vinci è stata un vivace esempio di scrittura nuova, ricchissima di scoperte sintattiche, mossa e moderna.
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